Allarme bonus ascensore over 65: ecco quando viene bloccato e come non perderlo

Il bonus ascensore, destinato soprattutto a chi ha superato i 65 anni d’età e ha esigenza di superare difficoltà motorie, rappresenta un’agevolazione fiscale fondamentale per favorire l’autonomia delle persone anziane all’interno delle proprie abitazioni o in condominio. Tuttavia, intorno a questa forma di contributo sono circolate negli ultimi mesi informazioni su possibili blocchi e restrizioni. Comprendere quando il bonus ascensore può essere bloccato e come compiere passi concreti per non perderlo è cruciale per chi ne ha davvero bisogno.

Come funziona il bonus ascensore e chi può richiederlo

Il bonus per l’abbattimento delle barriere architettoniche è stato prorogato dalla Legge di Bilancio nella sua nuova edizione per il 2025. La detrazione fiscale massima è ora del 75% per le spese sostenute fra il 1° gennaio 2022 e il 31 dicembre 2025 riguardo l’installazione o la sostituzione di ascensori, montascale e piattaforme elevatrici in edifici già esistenti. L’incentivo concede la possibilità di ottenere un rimborso delle spese attraverso la dichiarazione dei redditi, diluendo l’importo in cinque quote annuali di pari valore .

Non sono previste limitazioni legate direttamente all’età: il bonus spetta a persone fisiche (singoli proprietari, locatari, usufruttuari), condomìni e persino a soggetti con reddito d’impresa, purché le opere siano realizzate su immobili esistenti. Tuttavia, gli over 65 sono tra i principali beneficiari, poiché la presenza di ascensori e piattaforme migliora significativamente la qualità della vita nelle fasi di ridotta mobilità .

Quando viene bloccato il bonus ascensore: cause e criteri aggiornati

Dal 30 dicembre 2023 sono entrate in vigore restrizioni che hanno ridefinito il perimetro degli interventi incentivati. Se prima, oltre agli impianti di elevazione, si potevano agevolare, ad esempio, la sostituzione di infissi, pavimentazioni o l’automazione dell’impianto, ora il bonus si applica esclusivamente a lavori per l’abbattimento di ostacoli verticali, cioè: scale, rampe, ascensori, montascale, piattaforme elevatrici .

Il bonus ascensore può essere bloccato o negato in questi casi:

  • Realizzazione di lavori non riconducibili agli ostacoli verticali. Ad esempio, cambiare i serramenti, i bagni o sistemare pavimenti non dà più diritto al beneficio.
  • Superamento dei tetti di spesa fissati dalla normativa, che variano a seconda della tipologia di immobile e delle parti comuni coinvolte.
  • Mancata tracciabilità dei pagamenti: il pagamento deve avvenire esclusivamente tramite bonifico parlante. Altre forme di pagamento comportano la decadenza automatica del diritto al bonus.
  • Installazione di impianti che non rispettano gli standard tecnici richiesti dalla legge, come porte automatiche, tempo di apertura e chiusura porte, bottoniere accessibili – tutti dettagli fissati dalle normative per garantire reale accessibilità agli utenti con disabilità motorie o anziani .
  • Interventi su immobili di nuova costruzione: il bonus ascensore si applica solo a edifici già esistenti.
  • Richiesta effettuata dopo la scadenza dei termini: dal 1° gennaio 2026, salvo ulteriori proroghe, la misura non sarà più accessibile e dunque domande e lavori realizzati dopo tale data rimarranno esclusi.

Requisiti tecnici per non perdere l’agevolazione

Affinché il bonus non venga bloccato – e quindi per non rischiare di perdere completamente la detrazione – è necessario che l’impianto installato rispetti alcune precise caratteristiche tecniche:

  • Porte di cabina e di piano a scorrimento automatico. Se le porte di piano sono ad anta incernierata, devono essere comunque dotate di sistema di apertura automatica.
  • Tempi di apertura e chiusura delle porte calibrati: apertura di almeno 8 secondi; chiusura non inferiore a 4 secondi.
  • Livellamento preciso dell’ascensore con tolleranza massima di ±2 cm e stazionamento a porte chiuse.
  • Bottoniere interne ed esterne accessibili, ossia poste ad altezza compresa fra 110 e 140 cm dal pavimento (la bottoniera interna deve essere almeno a 35 cm dalla porta cabina).
  • Presenza di campanello d’allarme, citofono ben accessibile, e luce d’emergenza con autonomia minima di tre ore.

La non conformità anche a uno solo di questi parametri comporta la perdita irrevocabile dell’agevolazione e, in caso di controlli, l’obbligo di restituire quanto già ottenuto. In questa fase, la corretta progettazione e l’esecuzione a regola d’arte degli interventi fanno la differenza tra fruire del bonus o vederlo respinto .

Strategie pratiche per non perdere il bonus ascensore

Per evitare spiacevoli sorprese, è importante seguire alcuni passaggi chiave:

  • Verificare l’ammissibilità dei lavori con un tecnico abilitato o rivolgersi ad aziende specializzate che, conoscendo bene la normativa, possono offrire una progettazione conforme per il superamento delle barriere architettoniche.
  • Conservare la documentazione di ogni fase: dalle fatture ai bonifici, fino alle certificazioni di conformità dell’impianto.
  • Effettuare sopralluoghi e chiedere sempre un preventivo dettagliato, accertando che siano rispettati i requisiti di accessibilità stabiliti dalla legislazione italiana ed europea.
  • Agire tempestivamente: la scadenza del bonus è fissata al 31 dicembre 2025, ma i tempi tecnici di esecuzione delle opere e il carico di domande degli ultimi mesi possono generare ritardi. Iniziare il prima possibile permette di evitare sorprese dovute a slittamenti.
  • Verificare che gli interventi siano eseguiti su edifici esistenti e non di nuova realizzazione, come chiarisce la normativa recente.

Infine, è essenziale mantenersi aggiornati su eventuali modifiche legislative future consultando siti istituzionali, l’agenzia delle Entrate o fonti specializzate. Solo in questo modo si avrà la certezza di non perdere un’agevolazione economica che può rappresentare un fattore di indipendenza per le persone anziane e con scarsa mobilità.

Per chi ha superato i 65 anni, l’accessibilità ai diversi piani dell’edificio non è solo questione di comodità, ma di autonomia personale, di prevenzione degli incidenti domestici e di miglioramento della qualità della vita. Proteggere il bonus ascensore significa difendere in modo concreto la possibilità di continuare a vivere in serenità nella propria casa o nel proprio condominio anche quando l’età avanza.

Approfittare degli incentivi richiede attenzione ai dettagli processuali e tecnici: sicurezza documentale, rispetto delle norme sull’accessibilità, selezione di operatori qualificati e tempistiche giuste diventano determinanti. Per tutti gli over 65, restare informati e agire con tempestività rappresenta la scelta migliore per non rinunciare a una casa più accessibile e sicura, valorizzando il diritto alla mobilità in tutte le fasi della vita.

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